Norme e regole per vendere le sigarette elettroniche in tabaccheria
Su questa pagina puoi trovare la risposta ad alcune delle domande più comuni che vengono poste dai tabaccai prima di iniziare a vendere sigarette elettroniche in tabaccheria.
Essendo la norma di riferimento relativamente nuova, abbiamo quindi pensato di raccogliere alcune delle domande più frequenti cercando di rispondere in modo esaustivo a tutti i possibili dubbi.
• È legale per i tabaccai a vendere le sigarette elettroniche?
Sì, i tabaccai possono vendere sigarette elettroniche, però solo ai fumatori maggiorenni (18+).
• Devo prendere la licenza AAMS per vendere sigarette elettroniche?
No, come rivenditore delle sigarette classiche ogni tabaccaio ha già ottenuto la licenza AAMS e non ha bisogno di ottenere nessun’altro certificato.
• Dove si può usare la sigaretta elettronica?
Per quanto riguarda l’utilizzo della sigaretta elettronica in pubblico, questo non è permesso nei luoghi chiusi, nei locali pubblici, nei centri per l’impiego o per la formazione professionale, negi ospedali, nelle scuole di comunità di recupero o di istituti di correzione minorili e nelle scuole.
Negli altri luoghi pubblici solitamente non è proibito svapare: è quindi possibile utilizzare le e-cig senza incorrere in sanzioni. L’unico divieto possibile deriva da gestori ed esercenti, qualora ne facciano espressamente divieto. Le sigarette elettroniche si possono anche usare in ufficio, previa richiesta di permesso al responsabile.
• Tassa sulle sigarette elettroniche: cosa devo sapere?
La nuova legge sulle sigarette elettroniche entrata in vigore in Italia nel 2018 ha introdotto l’accisa per tutti i liquidi pronti e Mix and Vape. Tale tassa è pari a: 0.41€ ogni 10 ml di liquido pronto o Mix and Vape senza nicotina e 0.82€ ogni 10 ml di liquido pronto con nicotina.
L’esenzione dal pagamento d’accisa sulle sigarette elettroniche
La normativa prevede che l’accisa non venga applicata a kit, atomizzatori, batterie, resistenze, accessori, aromi e Vape Shot.